domenica 6 luglio 2008

il mondo

Erica ha scelto: la gonna morbida color tabacco, la maglietta avorio senza maniche, scarpe e borsetta cioccolato.

Cammina inquieta nella sua casa e pensa agli accessori. Decisa, apre il cofanetto dei suoi preziosi cristalli e sceglie con cura una catenina d’oro, uno splendido ciondolo in ambra che proviene dal Chapas e una coppia di orecchini pendenti con frammenti in resina dorata che disegnano un ventaglio.

Mentre li indossa si sposta verso il soggiorno e nel momento in cui infila il secondo orecchino, la testa leggermente inclinata, guarda distrattamente fuori dalla finestra. Si blocca. Le manca il fiato. Una figura vestita di nero è in fondo al viale che conduce alla sua casa. Eppure ora deve ignorarla. Ciò che si mostra ai suoi occhi è velato di pura magia.

Il viale è circondato da giardini talmente ben curati da sembrare il quadro di un pittore realista.

Tutto tace. Il silenzio è rotto solo dal leggero rumore dell’acqua che scende dalle grondaie. La pioggia sta cadendo leggera, silente e luminosa.

Non ci sono bimbi che giocano e gli animali hanno trovato riparo. La strada è troppo lontana e non si sente il rumore del traffico. Non c’è vento eppure le fronde fiorite degli alberi sembrano vivere di vita propria, felici di ondeggiare nel delicato impatto con l’acqua che dona loro una brillantezza speciale.

La vegetazione verde smeraldo è frammista a macchie gialle, traslucide come agglomerati di topazi cui si accostano, lungo il bordo del viale, fioriture che appaiono simili a concrezioni di ametiste e quarzi rosa.

Erica percepisce l’incontro tra i due mondi, quello minerale e vegetale. Si perde in quella dimensione vibrante e vitale e vive la meraviglia di quell’unione.

L’incontro.

Il pensiero la scuote e riprende contatto con la realtà.

E’ giunto il momento di uscire. Indossa l’impermeabile, prende la borsa e senza chiudere a chiave la porta imbocca il viale.

Cammina lentamente con il viso rivolto al cielo, pronta a farsi illuminare dall’acqua e dalla bianca luce solo per lui, che la aspetta laggiù, alla fine della strada.

Il cuore batte leggero e veloce.

Un abbraccio sotto la tiepida pioggia estiva, un bacio allegro, intenso seppur frettoloso e solleticato dalle gocce che scivolano sui loro volti.

L’incontro.

I loro diversi mondi.

Il loro unico mondo.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao carissima, anche questo brano l'ho letto con cotal entusiasmo: emerge una sensibilità poetica, lirica.
"L'amore rende dolce ogni evento"
mi è venuta in mente Emily Dickinson, poetessa americana,nata nel 1830.-
Un abbraccio, brava!
Principessa dice ok!

Anonimo ha detto...

ho letto anche questo brano sei veramente brava

fuorisincrono ha detto...

@ mgrazia : grazie, è veramente un bel complimento!